Pixel 4A: qualcuno lo ha comprato modificato dall’FBI

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Pixel 4A

Alcuni utenti possessori di smartphone Google Pixel 4A hanno riscontrato alcune peculiarità nei loro modelli. Nonostante design e grafica fossero comuni a qualsiasi altro dispositivo di questo modello, all’interno, digitando un dato PIN, si trovavano solo tre app. Inoltre, oltre al logo Google, al momento dell’accensione compariva anche quello del firmware ArcaneOS. Si è poi capito che si trattava di dispositivi mobile utilizzati dall’FBI per sgominare una banda criminale operativa a livello globale.

Google Pixel 4A: venduti modelli modificati dall’FBI?

Qualche settimana fa l’FBI aveva sgominato una banda criminale mondiale. Il Bureau era riuscito nella sua operazione introducendo degli smartphone modificati, facendo sì che venissero presi per dispositivi altamente sicuri. Negli ultimi giorni, diverse persone residenti in diverse parti del mondo affermano di aver effettuato l’acquisto di uno di questi modelli, nella maggior parte dei casi rivenduti a prezzi bassissimi. Il caso più noto è sicuramente quello di uno smartphone Pixel 4A che il time di Vice ha ottenuto da un cittadino australiano. Questi sosteneva di averlo acquistato online a un prezzo molto contenuto.

Il contenuto degli smartphone

 A livello di design, lo smartphone di questo utente si presenta come un normale Google Pixel 4A, identico a quelli che si possono comprare in un qualsiasi negozio. Una volta acceso, però, si notano le prime differenze. Successivamente alla comparsa del logo di Google, infatti, compare quello di ArcaneOS. Si tratta di un firmware pesantemente modificato, installato sullo smartphone con una chiave firmata. Inserendo poi un dato codice PIN l’utente trova un sistema standardizzato, che presenta delle applicazioni preinstallate.

Se, però, l’utente inserisce un diverso tipo di codice, si apre una sorta di “mondo parallelo” all’interno dello smartphone. Le sole app preinstallate presenti sono in questo caso tre: orologio, calcolatrice e impostazioni. Quelle che in genere sono le impostazioni più comuni dei dispositivi mobile non sono presenti, così come non lo è la possibilità di abilitare il debug USB. Impostando però un dato codice PIN, risulta però possibile cancellare la memoria del telefono, sia manualmente che in automatico nel caso lo smartphone rimanga offline per alcuni giorni. Si è poi scoperto che Anon, la famosa app di messaggistica sicura dell’FBI per sgominare la banda era nascosta nella calcolatrice. L’app, invece di aprire una tastiera con numeri e operazioni, apriva infatti un login.

Il problema di questi modelli Pixel 4A era sui forum di XDA da diversi mesi

In alcuni forum di XDA già molti utenti parlavano di questi smartphone, in un dibattito online che durava da mesi. Nessuno, però, aveva mai collegato questi casi di acquisto con tutto il lavoro dell’FBI mediante smartphone modificati. Non vi era stato neanche un utente in grado di aiutare a ripristinare lo smartphone secondo le normali funzionalità. Dal momento che l’operazione dei federali è terminata, il rischio che i leak possano bruciare informazioni sensibili sull’agenzia è nulla.


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