Spotify ha annunciato che tornerà in una nuova veste. Nuovo design per la app desktop e per il Web Player, ma soprattutto maggiori controlli. Diamo un’occhiata insieme a queste modifiche.
Come sarà la nuova veste di Spotify?
Cominciamo col visionare le prime novità. Ciò che salterà all’occhio sarà la barra di ricerca: uno spostamento sul lato sinistro del pannello di navigazione. Proseguiamo poi con le pagine del profilo, che includeranno i migliori artisti e brani, oltre all’attivazione di una sessione radio spostata dal Menu, per essere meglio trovata. Ma non finisce certo qui.
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Gestione delle playlist
Anche la parte delle playlist è stata aggiornata. Gli utenti saranno ora in grado di aggiungere descrizioni, caricare immagini e trascinare o rilasciare le tracce nelle playlist già esistenti. Aggiunta anche una seconda barra di ricerca, che renderà più facile aggiungere brani o podcast in un elenco.
Visualizzazione dei brani
Potremo gestire dall’icona del desktop la coda e la visualizzazione dei brani riprodotti di recente. Potremo inoltre disporre di nuove opzioni di ordinamento, sempre dai più recenti, tramite un menu a discesa nell’angolo destro. Per gli utenti Premium, sarà possibile scaricare musica e podcast usando una nuova icona di download, sempre nell’app desktop.
Modifiche in corso d’opera
Occorre dire che, anche se si ha notizia già in questi giorni di questa nuova veste, le modifiche verranno lanciate a livello globale nel corso delle prossime settimane. In ogni caso non saranno gli unici cambiamenti: a febbraio Spotify ha annunciato una risoluzione maggiore per lo streaming, rendendolo più competitivo rispetto ad app simili come Tidal, Deezer e Amazon Music.
Dettagli da definire
Ci sono ancora alcuni dettagli da definire, come la data precisa o i prezzi. Probabilmente si tratterà di un servizio Premium, anche se Spotify ha “espresso preoccupazione” per l’aumento del prezzo base del suo servizio. Il timore è che possa spingere le persone verso la pirateria musicale. Ma Horatio Gutierrez, Capo degli Affari Globali e Chief Legal Officer della società, ha affermato che “non diventerà inaccessibile per i consumatori”, e che “l’equilibrio che Spotify deve raggiungere è quello in cui la musica non diventa inaccessibile per i consumatori e li spinge agli scenari di pirateria online”.
Un nuovo algoritmo
Un’altra novità, ma per adesso è ancora in via ipotetica, è un algoritmo per la app che utilizza il riconoscimento vocale per capire l’umore dell’utente, consigliandogli poi la musica adatta al momento. “Ciò che serve è un approccio completamente diverso alla raccolta degli attributi di gusto di un utente” si legge sul blog. “In modo che l’attività umana sia almeno parzialmente eliminata”.