L’UE apre un’indagine sul bundling di Teams

0
516
Microsoft Teams

L’Unione Europea ha ufficialmente avviato un’indagine sulle pratiche antitrust di Microsoft. Il gigante tecnologico è accusato di concorrenza sleale per l’inclusione della sua piattaforma video Teams in Office 365 e Microsoft 365.

L’indagine ufficiale dell’Unione Europea fa seguito a una denuncia presentata dalla piattaforma di chat rivale Slack tre anni fa. Secondo la denuncia, Teams sta guadagnando un numero enorme di utenti grazie al bundle con Office 365 e Microsoft 365. Questi servizi sono molto popolari negli ambienti aziendali. Questi servizi sono molto popolari negli ambienti aziendali grazie ai programmi Word ed Excel e al client di posta elettronica Outlook. Secondo Slack, grazie al bundle con Teams, le aziende scelgono quasi automaticamente questa piattaforma per le riunioni.

“In particolare, la Commissione teme che Microsoft possa concedere a Teams un vantaggio di distribuzione non dando ai clienti la possibilità di scegliere se includere o meno l’accesso a questo prodotto quando sottoscrivono un abbonamento alle sue suite di produttività e che possa aver limitato l’interoperabilità tra le sue suite di produttività e le offerte concorrenti”, scrive la Commissione europea.

In attesa della DMA?


L’apertura di un’indagine ufficiale ha richiesto molto tempo. Il 14 luglio 2020, Slack ha presentato una denuncia contro Microsoft. Quell’anno le piattaforme video sono diventate essenziali per le operazioni aziendali a causa della diffusione del coronavirus. In seguito, la piattaforma di comunicazione ha tentato di attivare nuovamente la Commissione europea, ma l’azione concreta è stata ritardata.

Non è chiaro perché l’indagine sia iniziata proprio ora. Una possibile spiegazione potrebbe risiedere nell’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA) nel maggio di quest’anno. Tra l’inizio di maggio e l’inizio di luglio, le aziende hanno avuto il tempo di registrarsi come “gatekeeper”. Microsoft ha confermato di soddisfare tutti i requisiti per rientrare nella definizione.

La legislazione è stata creata appositamente per limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche. Le regole includono il divieto di favorire servizi e prodotti proprietari. Alcune regole riguardano il divieto di disinstallare le app. Questo fa parte della denuncia di Slack che accusa Microsoft di aver installato Teams su milioni di dispositivi senza dare agli utenti la possibilità di disinstallarlo.

Microsoft non verrà multata?


Per ora la DMA non prevede sanzioni per i gatekeeper. Se la Commissione europea riconosce che un’azienda soddisfa i criteri di gatekeeper, seguirà un altro periodo di transizione di sei mesi. I gatekeeper dovranno conformarsi alle nuove norme entro il 6 marzo 2024.

Quindi, se la Commissione Europea non può accusare Microsoft di pratiche antitrust senza le regole DMA, in questo caso Microsoft sembra cavarsela bene. Per questo, lo sviluppatore di Teams deve solo assicurarsi che Teams venga riposizionato all’interno di Office 365 e Microsoft 365.

Reuters ha già sentito dire da una fonte coinvolta nel caso che la Commissione agirà rapidamente solo se Microsoft non incontrerà rapidamente la controparte.

È possibile che Microsoft crei dei bundle più economici senza Teams. L’azienda lo aveva già suggerito in precedenza, ma l’idea è stata solo sollevata senza rivelare i prossimi passi concreti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here