Se siete appassionati di libri e amate recensire quelli che vi hanno colpito di più, conoscerete senza dubbio Goodreads. Ma questa piattaforma deve far fronte ad alcuni problemi.
Quali problemi ha Goodreads?
Courtney Rodgers, giornalista su Bookriot, descrive Goodreads come “una piattaforma di social media ibrida e una biblioteca digitale”. In teoria è un progetto che funziona bene: nella pratica il sito è affetto da diversi problemi, che danneggiano la sua credibilità sia tra gli autori sia tra i lettori.
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I danni provocati dai Bot
“I Bot sono ciò che sta succedendo a Goodreads” continua Courtney Rodgers. “Quello che succede è che un’azienda o un individuo pagherà per centinaia di recensioni positive del proprio prodotto, in modo che quando un potenziale acquirente le vede, tutto ciò che vede sono giudizi positivi e valutazioni a 5 stelle”. Allo stesso modo la pensa la giornalista Megan McCluskey, in un articolo da lei scritto sul Time.
Il review bombing
“I truffatori e i cyberstalker utilizzano sempre più la piattaforma Goodreads per estorcere agli autori con minacce di review bombing il loro lavoro” spiega Megan McCluskey. A tal proposito ha raccolto interviste a diversi autori, spesso autopubblicati: questi ultimi hanno riferito di aver ricevuto minacce e ingiunzioni di pagamento. Non avendo esaudito simili richieste, si sarebbero ritrovati con valutazioni ad 1 stella. Entrambe le giornaliste affermano che la piattaforma non stia intervenendo nel modo più efficace.
Possibili soluzioni
Sempre secondo le due giornaliste, le soluzioni ci sarebbero. Sarebbe sufficiente che Goodreads utilizzasse alcune delle garanzie di Amazon, sua proprietaria, per assicurarsi della credibilità dei recensori. E non sarebbe neppure male, aggiungono, che si studiassero altri modi per classificare i migliori revisori. Per il momento, Goodreads ha solo fatto sapere di stare lavorando su questi spunti, sperando che riesca a risolvere queste importanti questioni.