Fake news di funghi su Marte mai trovati

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Capisco che ci renderebbe più felici e pieni di speranza ma nelle ultime ore sta girando sul web la fake news di una fantastica scoperta dei funghi su Marte. Tutto è iniziato da un uomo di nome Rhawn Gabriel Joseph, che per decenni pubblica notizie della scoperta della vita su altri pianeti sul suo sito web e su riviste pseudo-scientifiche.

Chi è Rhawn Gabriel Joseph?

A causa di un fraintendimento già ioin passato un pezzo di una scoperta Joseph finì perfino nell’illustre rivista Astrophysics & Space Science. Alla fine fu successivamente ritirato perché non offriva una valutazione critica sufficiente del materiale presentato e della letteratura citata, quindi una fake news. Non riesce a fornire una solida base per le dichiarazioni speculative nell’articolo che invalida le conclusioni tratte.

La storia però tende a ripetersi e questo mercoledì le affermazioni di Joseph sono finite in un altro giornale. Il Advances in Microbiology. Questa rivista, a differenza della passata, non ha una buona reputazione nel campo ed è stata precedentemente già beccata per aver ripubblicato articoli scientifici di altre riviste di settore, secondo Nature.

Il sistema della rivista Advances in Microbiology è chiamato “editore predatore”. Poiché fa pagare agli scienziati le tasse per la pubblicazione nelle sue riviste senza controllare la veridicità dei documenti presentati. Il nuovo documento soprannominato “Fungi on Mars? Evidence of Growth and Behavior From Sequential Images” e disponibile su ResearchGate. L’articolo ripropone alcuni dei vecchi argomenti sulla vita su Marte, utilizzando una metodologia imprecisa per trarre le sue conclusioni.

Affermazione straordinaria ma fake

Dire con sicurezza che i funghi stiano crescendo su Marte è un’affermazione straordinaria. Sicuramente richiede prove migliori rispetto a un’analisi della morfologia fotografica da parte di un noto svitato. Lo stesso che ha affermato, sulla base dello stesso tipo di analisi, di aver visto campi di teschi su Marte.

Gli esperti hanno chiesto spiegazioni alla rivista, ma gli editori non hanno ancora risposto. Inoltre alcuni membri del comitato editoriale della rivista, come Jian Li, un microbiologo presso la Monash University in Australia, non lavorano più per loro da anni. Nonostante sia indicato ancora come un referente.

Tutte le prove disponibili suggeriscono che la superficie di Marte non è ospitale per la vita”, afferma Brendan Burns. Un astrobiologo dell’Università del New South Wales in Australia. Insomma, una ricerca inconcludente spacciata per vera potrebbe causare molti danni, perfino alla comunità scientifica. Poiché viene amplificata una notizia completamente falsa. Chi si ricorda del buco nero all’interno del nucleo della Terra?Comunque no, non sono stati trovati funghi su Marte.

FONTE:CNET

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