Empire of Sin, il nuovo gangster game

Sparatorie all'ultimo sangue, contrabbando di alcolici e racket della prostituzione: le attività mafiose nella Chicago del Proibizionismo

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Empire of Sin

Frutto della startup tutta familiare Romero Games, il nuovo gangster game Empire of Sin sta facendo parlare di sé, riscuotendo successo tra gli appassionati del genere. Attraverso il videogioco è infatti possibile immergersi nella vita spregiudicata della criminalità organizzata durante gli anni del Proibizionismo americano.

Chi sono gli sviluppatori di Empire of Sin?

Empire of Sin può vantare un team di sviluppatori assai particolare. Il videogioco, infatti, è stato creato dalla startup Romero Games: nulla di strano, se non che questa nasce dal lavoro congiunto dei coniugi John e Brenda Romero. Un team di sviluppo in formato famiglia, dunque, in cui marito e moglie collaborano fianco a fianco alla creazione del medesimo prodotto videoludico. In particolare pare sia Brenda a subire il fascino romantico dell’epoca storica del Proibizionismo, tra sparatorie a colpi di Thompson, regolazioni di conti tra famiglie rivali, inseguimenti a perdifiato e fughe di soppiatto per mettere in salvo la pellaccia.

Se la moglie ci mette l’entusiasmo travolgente, il marito però non è sicuramente da meno. Anche John è un fanatico dell’estetica della trasgressione di cui quegli anni sono intrisi. Egli, però, può anche “vantare” un’ava che ha realmente preso parte alle scorribande che animavano l’America dell’inizio del secolo scorso. L’antenata dello sviluppatore non è altri che la sua bisnonna, Elvira Durante, che durante quegli anni era la signora indiscussa di una piccola ma ben organizzata rete di bordelli a Nogales, in Messico. Sicuramente il fatto di avere tra i propri antenati la (bis)nonna Elvira non poteva che elettrizzare il nipote John e sua moglie Brenda, i quali hanno inserito la lontana parente tra i personaggi del game.

Aria di rinnovamento?

Le stesse atmosfere piovose e plumbee, intrise dell’odore pungente di whisky e polvere da sparo sono già state sperimentate. Basti pensare a Mafia – Definitive Edition e Mafia 2 – Definitive Edition. I videogiocatori amanti del genere gangster anni ’30 hanno già provato sui propri joystick tutte le emozioni che questo genere può regalare. Conoscono già il brivido per una scarica di pallottole che scintillano per aria mentre due famiglie rivali regolano i propri conti. Hanno anche già sperimentato il respiro affannato per un inseguimento automobilistici a bordo di quelle carrozze motorizzate squadratissime tanto tipiche e caratteristiche.

Intrighi, traffici di droga e alcolici, giri di prostituzione e rapimenti sono ormai anch’essi elementi di trama o di contesto a cui il gamer esperto del genere è già avvezzo e che ha provato un’infinità di volte. Allora perché giocare a Empire of Sin? Il videogiocatore navigato ha davvero già provato tutto? Magari sì, ma sicuramente l’esperienza videoludica non si esaurisce nei contenuti di cui si compone la trama del gioco. Conta anche la modalità attraverso cui il giocatore esperisce i diversi contenuti. Ed è proprio nella modalità di gioco che Empire of Sin si distingue dai propri predecessori.

Farsi un nome nel mondo della criminalità organizzata

La peculiarità che fa di Empire of Sin un gioco vincente è proprio la sua meccanica di gioco più votata all’azione rispetto ai giochi gangster più tradizionali. Al giocatore sarà richiesto infatti di costruire la propria famiglia e contendersi zone e quartieri della città con esponenti delle famiglie rivali. Egli dovrà soprattutto dimostrarsi accorto stratega se vuole dominare la scena della criminalità organizzata. A seconda delle necessità del momento, dovrà essere disposto a tessere alleanze per il propri loschi affari. Sempre per il proprio tornaconto personale, dovrà però anche tradire senza troppi rimpianti quelli che prima considerava amici. Ma tutto questo non basta. Sarà necessario anche aprire e gestire locali apparentemente normali che celano in realtà bische e prostitute.

Il nuovo prodotto della Romero Games è caratterizzato, inoltre, da un gusto ostentato per la parodia e l’estremizzazione di scene e personaggi. Soprattutto i 14 boss del gioco sono realizzati graficamente in uno stile molto vicino al fumetto e con toni grottescamente caratteristici. Tra chi combatte servendosi di un machete, chi ricorre al voodoo e chi brandisce una mazza da baseball, il giocatore si trova di fronte a un’esperienza di gioco assai differente se confrontata con l’estremo realismo dei due Mafia. Se i videogame precedenti hanno il merito di aver tracciato il solco del genere gangster all’interno del mondo videoludico, Empire of Sin è l’innovazione che gli appassionanti attendevano da tempo.

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