Big Tech: le misure anticovid richieste ai dipendenti

Facebook impone l'obbligo di mascherine; Apple e Google non avranno i dipendenti in presenza fino a ottobre

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Big Tech: le misure anticovid richieste ai dipendenti

La società di Facebook ha deciso di ripristinare l’obbligo delle mascherine ai propri dipendenti, indipendentemente dal fatto che si sia vaccinati o meno. L’azienda di Mark Zuckerberg non è però l’unica Big Tech ad aver preso una decisione simile. Google e Apple, infatti, non intendono far rientrare i dipendenti in presenza prima dell’autunno. Queste misure precauzionali, hanno affermato le aziende, servono a evitare, insieme ad una campagna di vaccinazione spedita, ad evitare un lockdown in autunno.

Obbligo delle mascherine ai dipendenti: le norme di Facebook

La società della nota piattaforma Facebook ha imposto ai dipendenti dei propri uffici l’obbligo di indossare la mascherina. Tale obbligo si estende a tutti, indipendentemente dal fatto che sia abbia completato il ciclo vaccinale o meno. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato: “Visti l’aumento dei casi di Covid-19, i dati più recenti sulle varianti e un numero crescente di requisiti locali, stiamo ripristinando il nostro regolamento sulla mascherina obbligatoria in tutti gli uffici statunitensi di Facebook. Questo indipendentemente dallo stato di vaccinazione di un dipendente”.

Quali sono le altre Big Tech che adottano misure simili?

Facebook non risulta però essere l’unica Big Tech ad aver optato per il ripristino di questo regolamento. Le aziende dei colossi tecnologici, così come tante imprese più piccole nel territorio USA, sono ancora piuttosto fiscali nelle restrizioni di contenimento dell’epidemia. Un esempio è Google, che ha posticipato il ritorno dallo Smart working a ottobre. La casa di Mountain View ha inoltre stabilito il requisito di vaccinazione per poter accedere agli spai della società. Ma anche da Apple il ritorno dei dipendenti non è previsto prima dei mesi autunnali.

Molte Big Tech intendono utilizzare lo Smart working anche dopo la pandemia

Tra le Big Tech ci sono anche le aziende che hanno deciso di sfruttare la situazione pandemica per dare spazio allo Smart working. Microsoft stabilisce, ad esempio, di impiegare un mezzo delle proprie ore di lavoro a svolgere i propri compiti da casa. Aziende come Twitter e Spotify hanno invece stabilito che, per coloro che lo desiderano, c’è la possibilità di rimanere in Smart working per sempre.

Le restrizioni e i vaccini possono evitare un nuovo lockdown

Nonostante siano in molte le Big Tech che hanno deciso di obbligare ancora le mascherine, le aziende hanno sottolineato che ciò non ha nulla a che vedere con l’efficacia dei vaccini. Le società hanno infatti sottolineato che la campagna vaccinale negli USA procede bene, e che queste misure possono contribuire, insieme alla somministrazione delle dosi, di evitare un lockdown il prossimo autunno.


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