App di sicurezza per smartphone, sei idee da provare

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Lo sappiamo molto bene: questi sono tempi difficili, soprattutto per le donne. E sappiamo anche che non dovrebbe essere necessario guardarsi sempre alle spalle, ma le cose stanno così. Ecco dunque sei app di sicurezza per il nostro smartphone.

App di sicurezza, perché adottarne una?

Il recente ritrovamento del corpo della giovane Sarah Everard, scomparsa circa una settimana fa a Londra, ha fatto registrare un’impennata del download di queste app. Ad esempio una di queste, Hollie Guard, creata dopo l’omicidio della parrucchiera Hollie Gazzard nel 2014, ha visto l’iscrizione di 20.000 utenti in pochi giorni. Oppure One Scream, che manda un avviso se rileva le urla di un utente, ne ha visti giungere 13.000.

Condividere per aiutarsi

Sui social le donne condividono, oltre alle loro esperienze, anche le app che riescono a farle sentire più sicure. Non tutte, però, sono uguali, e non tutte affidabili. Vediamone alcune.


Funzione antispia il nuovo aggiornamento di WhatsApp Web


Condivisione della posizione su WhatsApp

Non è proprio un’app, ma una funzione di WhatsApp. Questa permette di condividere la propria posizione in tempo reale con un contatto scelto, per il tempo desiderato: quindici minuti, un’ora o otto ore. Inoltre, può essere disattivata in ogni momento. Nel lasso di tempo scelto, il contatto potrà verificare la nostra posizione, anche se WhatsApp non è aperta. Se vogliamo testare questa funzione, dobbiamo aprire una chat con un contatto, cliccare sul simbolo +, scegliere Posizione e Condividi posizione live. Rimane importante che le autorizzazioni di localizzazione di WhatsApp siano impostate su Sempre, altrimenti non funzionerà. Un portavoce dell’app ha assicurato che la privacy rimane protetta, in quanto solo la persona da noi scelta potrà conoscere dove ci troviamo.

Trova il mio IPhone

Presente negli IPhone, può servire per condividere la nostra posizione per un’ora, un giorno o indefinitamente. Per attivarlo dovremo aprirlo, quindi cliccare su Persone nella parte inferiore dello schermo. Quindi, su Avvia condivisione posizione. A questo punto sceglieremo il contatto, premendo Invio. Il contatto scelto potrà vederci muoverci su una mappa. Come la precedente, la funzione può essere sospesa.

Allarme per IPhone

Se avete un IPhone, potete attivare una funzione che permette di far suonare un allarme dopo aver premuto cinque volte di seguito il pulsante di blocco laterale. Questo suonerà come una sirena breve e acuta per tre secondi, e il telefono inizierà un conto alla rovescia per chiamare i servizi di emergenza. L’utente potrà quindi non toccare nulla, facendo così partire la chiamata, oppure annullare. Abilitare questa funzione è semplice: dovremo soltanto accedere alle impostazioni SOS di emergenza.

Hollie Guard

Ne parlavamo poco sopra: si tratta di un’app realizzata a seguito dell’omicidio di una ragazza, Hollie Gazzard, da parte del suo ex, nel 2014. Sviluppata da una società chiamata Panic Guard, pare sia goffa e mal progettata, ma tutto sommato funzionante. Gli utenti potranno impostare un contatto di emergenza, quindi creare un avviso, in caso di pericolo, scuotendo il telefono e regolando così le impostazioni. Quando questo accade, il contatto dovrebbe ricevere un messaggio di testo contenente un collegamento che porta ad una pagina Web dove verificare l’ultima nostra posizione GPS nota. Dovrebbe anche inviare prove audio e video. Al momento l’app è gratuita, ma ha un’opzione di pagamento a 7,99 sterline al mese, per chi desidera che i propri avvisi vengano monitorati 24h e 7 giorni su 7.

One Scream

La creatrice è la londinese Uta de Veer, che l’ha configurata dopo l’aggressione di un’amica. “Stavo pensando che il telefono è quello che abbiamo sempre con noi, e in caso di aggressione abbiamo questa possibilità e dovremmo essere in grado di usarla” ha spiegato. “Ma quando ti trovi in una situazione del genere, non hai ovviamente scelta e non hai alcuna possibilità di aprire effettivamente il telefono e fare una telefonata, o toccare un’app o qualsiasi altra cosa. Così è nata l’idea di One Scream”. Dovrebbe quindi essere in grado, tramite l’Intelligenza Artificiale, di comprendere quando la persona sta effettivamente urlando, ma non è chiaro se funzioni correttamente. Gli sviluppatori hanno però spiegato che l’app deve essere capace di reagire ad un vero urlo di panico, che rilascia molta adrenalina ed è molto più intenso, non a grida di gioia o similari. Al momento conta 100.000 utenti.

Kitestring

Qui abbiamo un’app di messaggistica, gratuita e semplice da utilizzare in ogni telefono. Non serve un’indirizzo mail dove registrarsi, e il funzionamento è elementare. Basterà comunicare al servizio quando stiamo uscendo e quanto tempo passeremo fuori. Passato questo lasso di tempo, la app ci manderà un messaggio di testo “rispondi ok entro cinque minuti, così che sappiamo che stai bene”. Se non rispondiamo, sarà il nostro contatto di emergenza a ricevere un altro messaggio, con scritto “Se ricevi questo messaggio, potrei non essere riuscito a tornare in sicurezza. Chiamami”. Sarà anche possibile impostare un codice coercizione: un codice segreto che avviserà Kitestring che siamo nei guai. La app fingerà che abbiamo risposto al suo check-in, ma invece avviserà tutti i nostri contatti.

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